Alcuni giorni fà mi è stato suggerito di rivolgermi a Greenpeace per chiedere il loro supporto riguardo le problematiche ambientali della Valle Galeria. Ho colto subito il suggerimento e la sera stessa gli ho inviato la mail che segue. Salve,mi chiamo Pietro Ventura e vivo nella zona di Massimina a Roma. La mia zona confina con Malagrotta, la discarica più grande di Europa, con la Raffineria di Roma e non molto lontano dall’inceneritore di rifiuti ospedalieri del Lazio.Quando fu scelto Monti dell’Ortaccio come sito per la nuova discarica provvisoria di Roma, io ad altri abitanti della zona abbiamo creato il primo presidio permanente contro questa decisione folle del Commissario Goffredo Sottile. Monti dell’Ortaccio si trova a circa un chilometro in lina d’aria da Malagrotta e come volumetrie sembra essere quasi il doppio.In questo momento siamo in una situazione di stallo, in quanto le istituzioni sono assenti causa elezioni, l’AIA di Monti dell’Ortaccio, firmata da Sottile entra ufficialmente in vigore l’8 di marzo e ad aprile dovrebbe scadere l’ultima proroga di Malagrotta.In questi mesi ci siamo documentati ed abbiamo studiato la zona e gli impianti, e abbiamo scoperto che l’inceneritore di rifiuti ospedalieri, di proprietà pubblica, opera in via provvisoria ed in continua proroga, anche con leggi sbagliate, da diversi anni. L’inceneritore brucia qualunque cosa gli viene inviata senza una selezione di materiali, principalmente rifiuti ospedalieri cioè rifiuti da sala operatoria e quindi organici, ma anche materiale d’uso ospedaliero e quindi carta, cartone, plastica, ecc. In più è il luogo di destinazione dove le farmacie mandano tutti i tipi di medicinali scaduti e che a loro volta vengono bruciati senza alcuna selezione di categoria. L’inceneritore è usato anche come mezzo per distruggere materiale “sensibile”, come ad esempio droga sequestrata dalle forze dell’ordine, documenti, divise, ecc.Questa mia mail vuole avere lo scopo di chiedere il vostro supporto nella lotta per difendere la salute di tutti i cittadini e dell’ambiente martoriato da tutti questi impianti da oltre 40 anni.Grazie per l’attenzione Saluti Due giorni dopo mi risponde il Direttore delle Campagne di Greenpeace Italia, Alessandro Giannì, con questa mail: Gentile Sig. Ventura,mi hanno girato la sua mail cui rispondo volentieri anche se per dirle che purtroppo non seguiamo questa vicenda e non lavoriamo più sugliinceneritori. Come lei forse sa, Greenpeace non accetta fondi da stati, imprese, enti e partiti e quindi le nostre poche risorse (da singoli) le usiamo per poche campagne di respiro internazionale. Posso mettere a Vostra disposizione la posizione elaborata da Greenpeace sugli inceneritori e qualche esperienza sul campo. Trova tutto su questa pagina del nostro sito web: http://www.greenpeace.org/
Mi spiace apprendere che Greenpeace non è in grado di rispettare gli impegni d’identità che dichiara di avere.
Questo nostro scambio di mail sarà pubblicato su internet così tutte le persone della Valle Galeria che lottano ogni giorno sapranno di non poter contare su di voi, perché non vi occupate di inceneritori.
Grazie per l’attenzione e scusate per la mia lunga riflessione.
Saluti Sono ancora in attesa di risposta, ma ho voluto comunque pubblicare tutto per condividere questa triste esperienza.
Ciao Pietro quello che ti è capitato effettivamente è molto strano e la risposta che ti hanno dato è molto particolare.
Voglio fare l’avvocato del diavolo solo per ragionare e comprendere,magari trovare una soluzione.
Sicuro Greenpeace ha ormai una presenza mediatica molto forte, pensa soltanto alle milioni di email che ricevono ogni giorno, di progetti che seguono ecc….magari sono stati costretti ad attuare una decisione politica e quindi di non occuparsi di inceneritori. Certo una decisione pericolosa e molto particolare, però magari dovevo tagliare qualcosa e hanno tagliato questo.
Bisognerebbe parlare con qualcuno che è dentro e confrontarsi.
CMQ hai ragione e hai fatto bene a rispondere….in effetti la risposta è molto particolare.