27 Luglio 2024

Sono passati ormai 17 anni da quando siamo entrati nel XXI Secolo e a Roma, oltre a Mafia Capitale, ha regnato il nulla.

Roma è una delle più importanti città al mondo eppure non è a misura d’uomo, la qualità dei servizi pubblici lascia ampiamente a desiderare e in molti casi è impossibile viverla.

Oggi mi è capitato, dopo tanti anni che non lo facevo, di girare per Roma come un turista sfruttando il servizio di trasporto pubblico sotterraneo, la mitica Metropolitana di Roma.

Ho trovato il servizio identico a come lo ricordavo nel Secolo scorso, l’unica miglioria rilevante è che ora prende il telefono sottoterra.

Quello che più mi ha lasciato senza parole è una cosa fondamentare per un paese civile e per una delle città più importanti al mondo, una cosa che in passato non avevo notato in quanto non ne avevo la necessità.

Moltissime delle stazioni della Metro A, soprattutto le fermate più importanti e turistiche, non hanno gli ascensori, limitando di fatto chi come me oggi era in giro con un passeggino o peggio, impedendo o complicando notevolmente l’uso del servizio alle persone invalide.

Mi sono ritrovato sottoterra senza ascensore con solo la scala mobile in cui vige esplicitamente il divieto di portare passeggini o simili.

Molti avranno da ridire che casco dalle nuvole, si sapeva, lo sanno tutti, ecc ecc.

Forse casco dalle nuvole, ma credo sia opportuno portare l’attenzione su queste cose, è assurdo che in 17 anni e ben 5 sindaci, nessuno si sia mai occupato di un problema simile e posto rimedio.

Leggo in questi giorni che il governo nazionale ha stanziato per le metro di Roma  425,52 milioni di euro, di cui una buona fetta destinata all’acquisto di nuovi treni.

Cerco in giro e da nessuna parte leggo che questi soldi verranno usati anche per risolvere questo problema, ne deduco che si sta perdendo l’ennesima occasione per rendere Roma un bel posto dove vivere o fare il turista.

Sono 17 anni che siamo nel XXI Secolo ma il servizio di trasporto pubblico sotterraneo di Roma è fermo a metà del XX Secolo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *