22 Ottobre 2024

La politica è fatta di compromessi, non si può sempre ottenere tutto ma bisogna puntare al massimo risultato per poi arrivare alla giusta via di mezzo.

La politica però è fatta soprattutto di strategie, il sapersi muovere in certe dinamiche, il saper raccogliere le informazioni e usarle, il saper sfruttare ogni occasione per il fine che ci si è prefissati.

Questi aspetti fanno della politica un gioco, un gioco molto complesso e articolato, un gioco in cui bisogna sapersi muovere per non restare impantanati, un gioco al quale non tutti sono in grado di giocare, anche se molti ci provano.

Forse il termine Gioco potrà risultare offensivo per chi pensa che il politico debba solo risolvere i problemi dei cittadini, ma non è così, il politico di turno deve muoversi in mezzo a delle logiche radicate nel tempo, deve muoversi attraverso colleghi di maggioranza e opposizione che hanno altri obiettivi da raggiungere per mantenere le loro promesse elettorali, tutto questo rende la politica uno dei giochi di strategia più complessi al mondo.

Si tratta di un gioco infinito, senza vincitori ma solo vinti, perché si potranno anche segnare dei punti ma alla fine ci si ritira dal gioco per sfinimento e si lascia il posto al prossimo giocatore.

Oggi, più di ieri, non sono i soldi a determinare il potere ma l’informazione, chi ha le giuste informazioni e le sa sfruttare ha in mano il potere, il potere di poter decidere qualcosa, il potere di cambiare alcune situazioni, il potere di far fare ad altri quello che si vuole.

La politica è un gioco di potere e solo chi ha il controllo dell’informazione può sognare di vincere a questo gioco.

 

Citazione del post
È così piacevole lavorare con qualcuno che getta la sella sul cavallo donato anziché guardargli in bocca. (Frank Underwood)

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